Autore: Bianca Ciceri

Minotauro – Opera Monumentale

Il Minotauro è un’opera murale di grandi dimensioni (28m x10m) realizzata sulla parete della biblioteca Mome di Chivasso.

Il nome dell’opera si rifà all’operazione “Minotauro”, la più importante inchiesta sulla presenza della ‘ndrangheta in Piemonte e nell’Italia del Nord.

In questo intervento Ozmo mostra come la società sia vittima degli stessi mostri di cui è artefice. 

Il mostro, protagonista della scena, è raffigurato di fronte a diverse persone, strette tra loro, pietrificate dalla paura e dall’angoscia.

La bilancia raffigurata sullo sfondo, accanto a un sole fluorescente, unisce le due differenti interpretazioni: la lotta al crimine e al male e la battaglia alla demonizzazione e al rifiuto del diverso sono prima di tutto battaglie per un giudizio equo e per una maggiore comprensione. In primis infatti è necessario conoscere per trovare il coraggio di combattere, respingendo la bestialità ma anche accogliendo il diverso.

L’opera è stata realizzata con il contributo e supporto dell’Associazione Culturale Alternative Karming, in collaborazione con il Comune di Chivasso, Libera Nomi, Numeri contro la Mafia, Biblioteca Civica MOME, Unipol Sai-Agenzia Colia e XXL Cafè.

Ozmo – Biografia

Howler Monkey Cru

Gionata Gesi, in arte OZMO, nasce a Pontedera (Pisa) nel 1975. 

È considerato uno dei pionieri della Street Art in Italia poiché fu uno dei primi a utilizzare questa forma artistica.

Il suo percorso inizia a Firenze dove si forma presso l’Accademia di Belle Arti e, dopo un esordio nel mondo del fumetto, si dedica alla pittura e al writing.

Nei primi anni Duemila si trasferisce a Milano dove, oltre a una collaborazione con il mondo delle gallerie, contribuisce alla nascita di un nuovo tipo di arte. Insieme ad altri artisti quali Bo130, Microbo, 2501 e Abbominevole dà inizio a una nuova fase dell’arte urbana nella quale oltre alle bombolette spray vengono utilizzati pennelli, sticker, stencil e poster.

A Milano firma opere in spazi alternativi e centri sociali come il Leoncavallo dove realizza, nel 2007, una delle sue opere murali più importanti, definita “La Cappella Sistina della contemporaneità”. Sarà proprio questo lavoro a essere fotografato e scelto, a sua insaputa, come copertina del libro I graffiti del Leoncavallo edito da Skira.

Dopo un esordio internazionale in Usa e in Messico, nel 2008 Ozmo viene scelto Absolut per i suoi progetti Absolut Wallpaper e Absolut Wall, due imponenti wall painting realizzati rispettivamente alle Colonne di San Lorenzo a Milano e all’Ex Mattatoio al Testaccio di Roma.

Tra i numerosi progetti dell’artista: un’opera di 300 mq nel centro storico di Danzica in Polonia, la partecipazione alla Moscow Young Biennial, chiamato come artista rappresentante l’Italia in Russia, un wall painting di oltre 40 metri a Foligno e nel 2011 un intervento, realizzato a Londra nel quartiere di Shoreditch, “Big Fish Eats Small Fish”. Sempre nel 2011, presso la Fabbrica del Vapore di Milano, Ozmo firma l’istallazione “Still Death”, realizzata su pvc trasparente.

Nel Febbraio del 2012 l’artista espone nel foyer del Museo del Novecento in piazza Duomo, a Milano, il Pre- Giudizio Universale, una rassegna delle sue istallazioni più significative.

Nel novembre del 2012 a Roma, sulla terrazza del Museo di Arte Contemporanea, Ozmo realizza uno dei suoi più importanti lavori: un wallpainting di 300mq nel centro della capitale intitolato “Voi valete più di molti passeri!”.

Il 2012 si chiude con un ritorno presso la sua regione d’origine, la Toscana, dove realizza presso uno spazio comunale a Pisa il dipinto murale di 10mx5m, “Ritratto di Pì”, in occasione della mostra “Donne Cavalieri Incanti Follia” organizzata dalla Scuola Normale Superiore e dal Comune di Pisa.

Nel 2014 l’Enciclopedia Treccani dedica una pagina all’artista.

Sempre nel 2014 presso Breno, un piccolo comune della Val Camonica, Ozmo realizza un’opera monumentale su una parete di circa 500 metri quadrati. L’opera è un omaggio alla dea Minerva che si erge sui tetti delle case del paese.

Nel 2015 diventa direttore artistico del festival internazionale di muralismo “Wall in Art. Muri d’arte nella Valle dei Segni”, un progetto che ha portato arte rupestre e urban art a incontrarsi in un dialogo aperto e innovativo nel cuore della Val Camonica.

Nel 2019 è il primo artista italiano incaricato istituzionalmente di realizzare un intervento di arte urbana sulla parete esterna di un tribunale italiano, a Rieti.

Tra il 2013 e il 2018 ha realizzato opere in Brasile, Capo Verde, Chicago, Shanghai, Chengdu, New York e Parigi.

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ULTIMO INTERVENTO

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Nice and the Fox - Growing each other - GOAL 4 - Istruzione di qualità

L’opera, realizzata sulla parete esterna dell’Istituto Comprensivo del Comune di Brusasco, si rivolge ai più piccoli e ha l’intento di illustrare l’importanza del rientro a scuola e della didattica in presenza.

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